martedì 4 luglio 2017

Il dialogo prima di ogni decisione sull'Oasi dell'Immacolata


Sono stato sollecitato da alcuni componenti delle due liste che mi hanno sostenuto a prendere posizione circa la querelle OASI DELL’IMMACOLATA in quanto altri soggetti politici in questo periodo hanno rilasciato dichiarazioni o aderito a iniziative relative a tale situazione. 

Ribadisco pertanto, unitamente ai componenti delle liste la nostra assoluta contrarietà alla realizzazione di una struttura commerciale in una zona dove potrebbero insorgere problemi di viabilità, anche consapevolmente convinti che l’abbattimento di piante e la realizzazione di edifici mal si combinino con la necessità di evitare il consumo del suolo e ciò che ne consegue. Consci di queste problematiche, ci eravamo attivati già ad aprile, quando la questione non era attenzionata e dibattuta pubblicamente come in questi giorni, presentando un’interpellanza (qui) per avere chiarimenti e informazioni sulla pratica che, in quel momento, non era ancora stata presentata. Avendo individuato il problema sin dalle sue origini, la procedura che abbiamo seguito propende verso una linea di indirizzo di trasparenza e responsabilità.

La risposta alla nostra interpellanza (qui e qui) prevede che la pratica debba passare in Consiglio Comunale per una possibile variante o che la nuova Giunta si accolli la responsabilità dell’avvallo di alcune procedure pubbliche e oggetto di parere della Commissione Consiliare, ancora da insediarsi. 

Personalmente ho preso contatti con la parte venditrice (la Curia nella persona del Vescovo) per conoscere le motivazioni per una scelta così drastica e non certo indolore. Oltre alla parte venditrice del terreno ci sono i committenti e conseguentemente i lavoratori Coop, interessati a conoscere il loro futuro ed eventuali variazioni occupazionali. Sono stati presi questi contatti e sono state valutate le affermazioni fatte? Cittadini, Politici, Immobiliaristi, Associazioni ambientaliste, Amministrazione comunale, Curia, COOP: a chi spetta cercare di fare chiarezza? Sarebbe auspicabile che i cittadini fossero informati da chi li amministra e li rappresenta, coinvolti nella chiarezza per studiare e proporre anche soluzioni alternative. Ho l’impressione di essere ancora in campagna elettorale, dove per alcuni è più importante la visibilità e la percezione di quello che “la gente” vuole, piuttosto che cercare di capire cosa sia utile “al cittadino” che ancora una volta non viene considerato il centro del pubblico operare.

Mi auguro che tutte queste realtà possano sedersi intorno ad un tavolo, magari coordinato dalle associazioni presenti sul territorio, valorizzandone il ruolo, per arrivare ad una soluzione che, se anche non condivisa, dimostri almeno che il dialogo rimane l’elemento imprescindibile prima di ogni decisione.

Giuseppe Passarino

giovedì 29 giugno 2017

Adotta un Nido


Asti non è morta, ma è VIVA e l’esempio lo danno le tantissime persone di ogni età che, in questa città, si impegnano in azioni di volontariato, altre che anziché solo protestare e vantare diritti, agiscono e con dignità e silenzio cercano di cambiare le cose,  per  non  dimenticare coloro  che,  con  piccoli  gesti,  compiono senza saperlo, azioni attribuibili al senso civico insito in ciascuno di noi, VALORIZZARE E DIFFONDERE QUESTI COMPORTAMENTI INCENTIVANO ALTRI A COMPIERLI, donare speranza, la città può veramente essere a misura d’uomo, meglio ancora di bambino così lo sarà per tutti.

Un sogno: rendere Asti e gli astigiani consci di avere una città solida e solidale.

L’idea  potrebbe  essere quella di  chiedere  a  singoli  cittadini,  con  competenze specifiche,  o  Associazioni di  effettuare  piccoli interventi di  manutenzione  che  il Comune,  a  causa  della  carenza  di  organico,  non riesce tempestivamente  ad effettuare. Inoltre,  promuovere  l’opportunità  di  effettuare  piccole  donazioni di materiali utili alle attività esperienziali realizzate dai bambini. Suggerirei, come prima iniziativa, di richiedere all’ANA (Associazione Nazionale Alpini)  sez  Asti,  la  disponibilità  nel  realizzare  alcuni  piccoli  interventi nelle  aree esterne in accordo con l’ufficio manutenzioni del settore LLPP del Comune di Asti.

Beppe Passarino

giovedì 22 giugno 2017

COMUNICATO STAMPA - Ballottaggio del 25 giugno 2017


Al primo posto il mio ringraziamento a tutti i giovani, gli adulti e anziani che hanno creduto nel nostro programma, che hanno apprezzato e condiviso un modo diverso di fare politica, che hanno deciso di essere protagonisti a vario titolo, anche chi lo ha fatto solo con una croce su scheda elettorale. Grazie, la Vostra fiducia non andrà delusa anche se non siamo ancora arrivati ad amministrare questa città. In questi 5 anni ci vedrete spesso in giro per le vie dei quartieri a raccogliere le vostre istanze. Grazie anche a tutti i/le candidati/e che ci hanno sostenuto.

Nel pomeriggio di martedì 20 giugno, su richiesta del candidato sindaco Cerruti, ho partecipato con i rappresentanti delle due liste che mi hanno sostenuto ad un incontro, in vista del ballottaggio, con Cerruti e i rappresentanti della lista penta stellata per un confronto sui programmi, per valutare i punti in comune ed ascoltare eventuali riflessioni. Dopo aver letto il programma della lista Cerruti, durante l’incontro abbiamo posto all'attenzione del candidato temi quali: lavoro, richiedenti asilo, riorganizzazione personale comunale, sanità e casa di riposo, emergenza casa e immobili occupati, campi nomadi, partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa. Inoltre abbiamo richiesto chiarimenti su autonomia nelle decisioni e nelle priorità rispetto al controllo di Grillo e dei suoi rappresentanti. L’incontro è stato approfondito e dibattuto; c'è stata da parte di Cerruti una relazione punto per punto al termine della quale sono stati rilevati alcuni parti di non convergenza. Al termine dell’incontro si delinea l'impossibilità di un appoggio dichiarato ai penta stellati, ritenendo lacunosi alcuni indirizzi che noi valutiamo particolarmente significativi e caratterizzanti per le scelte prioritarie da realizzarsi e ritenendo che la loro proposta non dia sufficienti garanzie, nella sua globalità e nel programma, per il cambiamento che si auspicava. Permettetemi inoltre di rilevare, come candidato sindaco del primo turno, che il candidato Cerruti ha proposto, in questa fase, un incontro accettando di affrontare diverse tematiche molto importanti, ascoltando i suggerimenti e le riflessioni scaturite, mentre la coalizione avversaria, probabilmente ha ritenuto che la mancanza di convergenza non rendesse necessario tale ascolto. 

Come candidato a Sindaco avevo indicato, fin dall'inizio, che le linee di indirizzo del candidato Rasero e delle liste che lo sostengono sono portatrici di valori difformi dai nostri principi e che un voto a quella coalizione favorirebbe il rischio di un potere occulto per il governo di Asti nei prossimi 5 anni. Pertanto non possiamo che esprimere, come coalizione, forti perplessità sul futuro della nostra città, tuttavia riteniamo che la scelta del non voto non sia da perseguire e ci auguriamo che i nostri elettori, e anche tutti coloro che non hanno votato al primo turno, in piena libertà ma soprattutto consci dell’enorme responsabilità a cui ognuno è chiamato, sappiano fare una scelta oculata”.

Beppe Passarino
Le liste, le Associazioni e i Partiti a sostegno

giovedì 15 giugno 2017

Sogniamo un'oasi di bene comune


Avvertiamo in città un rinnovato fermento riguardante le sorti dell'Oasi dell'Immacolata, situata in zona Don Bosco, anche da parte di chi è stato poco attento precedentemente. Lo scorso aprile, ben prima delle elezioni amministrative, #unitisipuò presentò in merito un'interpellanza e ottenne come risultato, secondo le risposte consultabili qui e qui, una delibera di Giunta dell'Amministrazione uscente. Tale proposta di Giunta, che dovrà essere votata dal prossimo Consiglio comunale, prevederebbe l'introduzione di vincoli conservativi sui fabbricati esistenti così da impedirne la demolizione. Tutto positivo se non fosse che della DGC parrebbe non esservi alcuna traccia e per questo approfondiremo ulteriormente la questione.

Attualmente il sito dell'Oasi dell'Immacolata ha già un vincolo ad “area a verde privato” in cui non è consentita la realizzazione di nuove costruzioni. Per attribuire all'area una capacità edificatoria occorrerebbe una nuova Variante al P.R.G. da sottoporre comunque al vaglio del Consiglio comunale. Ovviamente #unitisipuò osteggerebbe ancora una volta questa iniziativa.

Con l'obiettivo di arrestare il consumo di suolo, la riduzione del verde cittadino, l'aumento del traffico e del conseguente inquinamento, crediamo sia inopportuno incrementare ulteriormente l'offerta della grande distribuzione astigiana, soprattutto in un contesto di elevata concentrazione di luoghi sensibili come la scuola elementare Mazzarello, la casa di riposo Marello e l'ospedale Cardinal Massaia.

Pur comprendendo, da parte della Diocesi, la necessità di trovare risorse economiche per garantire continuità al funzionamento di altre strutture, auspichiamo che l'Oasi, per la posizione in cui è collocata, non debba trasformarsi in occasione di divisioni o proteste da parte dei cittadini oltre che problema di carattere urbanistico.

Riteniamo che gli edifici ed il parco dell'Oasi dell'Immacolata debbano essere utilizzati per una delle molteplici attività di cui la Chiesa si fa promotrice e che sulla logica del commercio prevalga quella del bene comune. Insomma non un'oasi di grande commercio ma un'oasi di bene comune.

Le Liste "#unitisipuò" e "Passarino - Un Sindaco per Amico"


Il contributo di due cittadine sull'argomento - La Stampa del 15/06/2017
Il contributo di una cittadina e diverse associazioni - La Stampa del 17/06/2017