Sono stato sollecitato da alcuni componenti delle due liste che mi hanno sostenuto a prendere posizione circa la querelle OASI DELL’IMMACOLATA in quanto altri soggetti politici in questo periodo hanno rilasciato dichiarazioni o aderito a iniziative relative a tale situazione.
Ribadisco pertanto, unitamente ai componenti delle liste la nostra assoluta contrarietà alla realizzazione di una struttura commerciale in una zona dove potrebbero insorgere problemi di viabilità, anche consapevolmente convinti che l’abbattimento di piante e la realizzazione di edifici mal si combinino con la necessità di evitare il consumo del suolo e ciò che ne consegue. Consci di queste problematiche, ci eravamo attivati già ad aprile, quando la questione non era attenzionata e dibattuta pubblicamente come in questi giorni, presentando un’interpellanza (qui) per avere chiarimenti e informazioni sulla pratica che, in quel momento, non era ancora stata presentata. Avendo individuato il problema sin dalle sue origini, la procedura che abbiamo seguito propende verso una linea di indirizzo di trasparenza e responsabilità.
La risposta alla nostra interpellanza (qui e qui) prevede che la pratica debba passare in Consiglio Comunale per una possibile variante o che la nuova Giunta si accolli la responsabilità dell’avvallo di alcune procedure pubbliche e oggetto di parere della Commissione Consiliare, ancora da insediarsi.
Personalmente ho preso contatti con la parte venditrice (la Curia nella persona del Vescovo) per conoscere le motivazioni per una scelta così drastica e non certo indolore. Oltre alla parte venditrice del terreno ci sono i committenti e conseguentemente i lavoratori Coop, interessati a conoscere il loro futuro ed eventuali variazioni occupazionali. Sono stati presi questi contatti e sono state valutate le affermazioni fatte? Cittadini, Politici, Immobiliaristi, Associazioni ambientaliste, Amministrazione comunale, Curia, COOP: a chi spetta cercare di fare chiarezza? Sarebbe auspicabile che i cittadini fossero informati da chi li amministra e li rappresenta, coinvolti nella chiarezza per studiare e proporre anche soluzioni alternative. Ho l’impressione di essere ancora in campagna elettorale, dove per alcuni è più importante la visibilità e la percezione di quello che “la gente” vuole, piuttosto che cercare di capire cosa sia utile “al cittadino” che ancora una volta non viene considerato il centro del pubblico operare.
Mi auguro che tutte queste realtà possano sedersi intorno ad un tavolo, magari coordinato dalle associazioni presenti sul territorio, valorizzandone il ruolo, per arrivare ad una soluzione che, se anche non condivisa, dimostri almeno che il dialogo rimane l’elemento imprescindibile prima di ogni decisione.
Giuseppe Passarino