sabato 6 maggio 2017

SISTEMA ASTI - programma partecipato

“SISTEMA ASTI”
 pianificazione strategica partecipata

Situazione
Quando ritorniamo da un’altra città anche italiana la prima impressione  che si sente, è che Asti è immobile, ferma, bloccata. Asti guarda al suo passato, gloriandosene. Asti tocca il suo presente, lamentandosene ma in nessun modo Asti  sogna e non costruisce il suo futuro.
Così non c’è una visione della città tra 10/20 anni. Non c’è. Non ce l’ha nessuno. Nessuno pensa che si debba avere. Non si parla, non si discute del futuro di questa città. Questa città è così, è sempre stata così e sempre sarà così; ferma, immobile. ma che è diverso da strategicamente immobile. Perché non c’è una visione strategica che sogna una città vintage o retrò tra 10 anni, in maniera che possa diventare caratteristica e attrattiva turisticamente. Semplicemente non c’è alcuna visione. Nessuna. Da nessuna parte. Quando un sistema è in movimento è faticoso, ma non impossibile contribuire a orientarlo verso scenari luminosi e sostenibili. Quando un sistema è fermo è difficilissimo e faticosissimo metterlo in azione, in movimento, è qui che comincia la  sfida. Occorre,allora, incominciare a ragionare su questo processo:
Futuro della città
Rafforzamento della città -> Trasformazione della città -> Sviluppo della città
Andando a lavorare su queste 3 linee differenti, ma non come Pubblica Amministrazione, bensì come “Sistema Asti”, in cui l’Amministrazione può avere il compito di promotore, organizzatore, facilitatore, attivatore. Così occorre arrivare a mettere in movimento una Pianificazione Strategica Partecipata di Sistema in città, con la città. Come fare?
Prima cosa, ci vuole un tempo: almeno 3 anni di Pianificazione Strategica Partecipata di Sistema in cui la città in tutte le sue componenti progetta il tipo a cui intende arrivare ad essere tra 10-20 anni. Con tutte le realtà della città, prima costruire una visione condivisa della città tra 10-20 anni e poi pianificare insieme, settore per settore e poi in modo integrato, le azioni per arrivare.
Tutto in maniera condivisa e di sistema. Niente più cose a piccoli settori, lobby, a pezzetti, a spezzatino, etc. Gli interessi di tutti sul tavolo. Tutti hanno importanza.
Questo processo di Pianificazione Strategica Partecipata di Sistema è un processo lungo e profondo con una valenza profondamente pedagogica, ma anche sociale e culturale evidente.
Asti tutta, progetta il suo futuro. Ci vorranno 3 anni, ma si può fare. C’è tutto quello che serve, tutto, manca solo una cosa: la volontà politica. Questa è la vera emergenza della città. Nulla è più importante di questo perché dentro questo ci sono tutti i problemi che la gente vive, non sono fuori, non sono esclusi anzi, da questo processo di Pianificazione Strategica Partecipata di Sistema, vengono poi fuori anche tutte le risorse che servono e che oggi sono nel sottobosco, latenti, disperse o non attivate.
Far sognare una città nuova alla gente
La gente è rassegnata. Delusa. Si sente impotente. Ha perso la fiducia e la speranza. Si lamenta attribuendo le responsabilità a  chi ha delegato con il voto ad amministrarla.
Dobbiamo allora essere portatori di speranza, di visuali nuove, larghe e fresche, essere  capaci di sfidare l’impossibile!
Così, solo se riusciamo a far uscire i sogni della gente rispetto alla città, a darne voce, a evocarli e a considerarli, allora c’è qualche chance. Solo se riusciamo ad essere evocativi Se un sogno è di uno solo, resta un sogno. Se incominciano a essere in tanti a sognare, quel sogno diventa realtà. Concediamoci di sognare. E siamo mobilitatori di sogni per la città. Siamo contagiatori non del nostro sogno ma, cosa più importante, della possibilità, del diritto e della libertà di sognare tutti e poi mettere insieme questi sogni per farne diventare un progetto di trasformazione della città e del suo modo di vivere qui.

Effetto Passarino “le persone al centro, la gente il centro”
Amiamo il mondo, amiamo la gente, crediamo nelle persone come forza di cambiamento?  Se si riesce a lasciare il palcoscenico alle persone anche nel corso di questi due mesi di campagna elettorale, dando cittadinanza ai loro pensieri, ai loro sogni per la vita e per la città, allora abbiamo già vinto. Abbiamo vinto, perché la gente ha visto, ha annusato, ha vissuto, è stata dentro lo “stile Passarino”. Le persone contano tutte. Contano per quello che raccontano con le loro vite, contano per i sogni castrati che non trovano sfogo, contano sempre. Occorre credere in maniera visionaria nelle persone come insieme portatrici di cambiamento. Il Sindaco non deve essere solo un portavoce, ma  è l’attivatore, il facilitatore, uno strumento per la realizzazione. Così le istanze, i sogni, i pensieri e i bisogni dei cittadini trovano cittadinanza in un programma che è capace di includerli, considerarli, anche responsabilizzando i cittadini stessi nella ricerca di soluzioni e risorse insieme. Questa operazione (che non è solo una sensazione o una simulazione di democrazia) si può fare anche con la campagna elettorale. La candidatura, in molte persone, ha suscitato speranza, anche se sono convinte delle difficoltà che questo messaggio possa ottenere l’approvazione della maggioranza dei cittadini. Nelle assemblee pubbliche,negli incontri tematici, nei quartieri,  la gente, le persone sono al centro con i loro bisogni, sogni e progetti personali, sociali, di vita e per la città. Questo elemento ha una forza di credibilità molto densa, ricca, vera. Passarino fa, quello che dice, e LA GENTE E’IL CENTRO.
  Così diventa poi evidente la congruenza tra ciò che dici e dichiari come valori e indirizzi alti e ciò che pratichi. “La persona al centro”. I suggerimenti di ogni soggetto singolo o associato debbono essere raccolti, vagliati,   dimostrando quali processi di intervento sulla città abbiano attivato. Questa deve essere l’alternativa  a quelle comparsate in mezzo alla popolazione nel solo periodo elettorale, quasi per creare dipendenza dal “potere” che andrà ad insediarsi. Occorre far si che le persone individuino  la differenza tra l’essere e l’apparire, riuscire a far comprendere chi sia veramente il candidato sindaco.
Nella prima fase del mandato amministrativo ,al termine della campagna elettorale, mentre si avvia il processo di pianificazione strategica partecipata SISTEMA ASTI, la città ha bisogno di AZIONI CONCRETE, in base alle esigenze,nodi critici  che i cittadini stessi hanno già rilevato e vivono quotidianamente sulla loro pelle. Tali interventi possono avere priorità diverse da quelle inizialmente individuate e descritte nel Programma elettorale,  in quanto il continuo contributo di suggerimenti ne sancirà l’importanza. In ogni caso le azioni svolte saranno indirizzate:
                                      

Ø Per una città solida
Ø Per una città ospitale
Ø Per una città responsabile
Ø Per una città creativa
Ø Per una città felice





Vi aspettiamo ai prossimi incontri 


il CALENDARIO dei prossimi incontri:

4 MAGGIO - Lavoro 
MUNICIPIO di Asti - Sala Platone (ex sala Consiliare)

8 MAGGIO - Sanità e Casa di Riposo
CASA DEL POPOLO Via Brofferio 129

15 MAGGIO - Protagonismo giovanile, creatività e nuove forme di imprenditorialità
FUORILUOGO Via Govone 15

22 MAGGIO - Promozione turistica, eventi, territorio         
ARCOSCENICO  via Scarampi 20

29 MAGGIO - Cultura: far vivere e pensare  le persone
SPAZIO KOR  ex chiesa S.Giuseppe , P.za San Giuseppe

5 GIUGNO - Sicurezza e tutela della persona
LUOGO DA DEFINIRSI

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