“SISTEMA ASTI”
pianificazione
strategica partecipata
Situazione
Quando
ritorniamo da un’altra città anche italiana la prima impressione che si sente, è che Asti è immobile, ferma, bloccata.
Asti guarda al suo passato, gloriandosene. Asti tocca il suo presente,
lamentandosene ma in nessun modo Asti sogna e non costruisce il suo futuro.
Così
non c’è una visione della città tra 10/20 anni. Non c’è. Non ce l’ha nessuno.
Nessuno pensa che si debba avere. Non si parla, non si discute del futuro di
questa città. Questa città è così, è sempre stata così e sempre sarà così; ferma,
immobile. ma che è diverso da strategicamente immobile. Perché non c’è una
visione strategica che sogna una città vintage o retrò tra 10 anni, in maniera
che possa diventare caratteristica e attrattiva turisticamente. Semplicemente
non c’è alcuna visione. Nessuna. Da nessuna parte. Quando un sistema è in
movimento è faticoso, ma non impossibile contribuire a orientarlo verso scenari
luminosi e sostenibili. Quando un sistema è fermo è difficilissimo e
faticosissimo metterlo in azione, in movimento, è qui che comincia la sfida. Occorre,allora, incominciare a
ragionare su questo processo:
Futuro della città
Rafforzamento della città -> Trasformazione della città
-> Sviluppo della città
Andando a lavorare su
queste 3 linee differenti, ma non come Pubblica Amministrazione, bensì come
“Sistema Asti”, in cui l’Amministrazione può avere il compito di promotore,
organizzatore, facilitatore, attivatore. Così occorre arrivare a mettere in
movimento una Pianificazione Strategica
Partecipata di Sistema in città, con la città. Come fare?
Prima
cosa, ci vuole un tempo: almeno 3 anni di Pianificazione Strategica Partecipata
di Sistema in cui la città in tutte le sue componenti progetta il tipo a cui
intende arrivare ad essere tra 10-20 anni. Con tutte le realtà della città,
prima costruire una visione condivisa della città tra 10-20 anni e poi
pianificare insieme, settore per settore e poi in modo integrato, le azioni per
arrivare.
Tutto in maniera
condivisa e di sistema. Niente più cose a piccoli settori, lobby, a pezzetti, a
spezzatino, etc. Gli interessi di tutti sul tavolo. Tutti hanno importanza.
Questo
processo di Pianificazione Strategica Partecipata di Sistema è un processo
lungo e profondo con una valenza profondamente pedagogica, ma anche sociale e
culturale evidente.
Asti tutta, progetta
il suo futuro. Ci vorranno 3 anni, ma si può fare. C’è tutto quello che serve,
tutto, manca solo una cosa: la volontà politica. Questa è la vera emergenza
della città. Nulla è più importante di questo perché dentro questo ci sono
tutti i problemi che la gente vive, non sono fuori, non sono esclusi anzi, da
questo processo di Pianificazione Strategica Partecipata di Sistema, vengono
poi fuori anche tutte le risorse che servono e che oggi sono nel sottobosco,
latenti, disperse o non attivate.
Far sognare una città nuova alla gente
La
gente è rassegnata. Delusa. Si sente impotente. Ha perso la fiducia e la
speranza. Si lamenta attribuendo le responsabilità a chi ha delegato con il voto ad amministrarla.
Dobbiamo allora
essere portatori di speranza, di visuali nuove, larghe e fresche, essere capaci di sfidare l’impossibile!
Così,
solo se riusciamo a far uscire i sogni della gente rispetto alla città, a darne
voce, a evocarli e a considerarli, allora c’è qualche chance. Solo se riusciamo
ad essere evocativi Se un sogno è di uno solo, resta un sogno. Se incominciano
a essere in tanti a sognare, quel sogno diventa realtà. Concediamoci di
sognare. E siamo mobilitatori di sogni per la città. Siamo contagiatori non del
nostro sogno ma, cosa più importante, della possibilità, del diritto e della
libertà di sognare tutti e poi mettere insieme questi sogni per farne diventare
un progetto di trasformazione della città e del suo modo di vivere qui.
Effetto Passarino “le persone al centro, la gente il centro”
Amiamo il mondo,
amiamo la gente, crediamo nelle persone come forza di cambiamento? Se si riesce a lasciare
il palcoscenico alle persone anche nel corso di questi due mesi di campagna
elettorale, dando cittadinanza ai loro pensieri, ai loro sogni per la vita e
per la città, allora abbiamo già vinto. Abbiamo vinto, perché la gente ha
visto, ha annusato, ha vissuto, è stata dentro lo “stile Passarino”. Le persone contano tutte. Contano per quello che raccontano
con le loro vite, contano per i sogni castrati che non trovano sfogo, contano
sempre. Occorre credere in maniera
visionaria nelle persone come insieme portatrici di cambiamento. Il Sindaco non
deve essere solo un portavoce, ma è l’attivatore, il facilitatore, uno strumento
per la realizzazione. Così le istanze, i sogni, i pensieri e i bisogni dei
cittadini trovano cittadinanza in un programma che è capace di includerli,
considerarli, anche responsabilizzando i cittadini stessi nella ricerca di
soluzioni e risorse insieme. Questa operazione (che non è solo una sensazione o
una simulazione di democrazia) si può fare anche con la campagna elettorale. La
candidatura, in molte persone, ha suscitato speranza, anche se sono convinte
delle difficoltà che questo messaggio possa ottenere l’approvazione della
maggioranza dei cittadini. Nelle assemblee pubbliche,negli incontri tematici,
nei quartieri, la gente, le persone sono
al centro con i loro bisogni, sogni e progetti personali, sociali, di vita e
per la città. Questo elemento ha una forza di credibilità molto densa, ricca,
vera. Passarino fa, quello che dice, e LA
GENTE E’IL CENTRO.
Così diventa poi evidente la congruenza tra
ciò che dici e dichiari come valori e indirizzi alti e ciò che pratichi. “La
persona al centro”. I suggerimenti di ogni soggetto singolo o associato debbono
essere raccolti, vagliati, dimostrando
quali processi di intervento sulla città abbiano attivato. Questa deve essere
l’alternativa a quelle comparsate
in mezzo alla popolazione nel solo periodo elettorale, quasi per creare
dipendenza dal “potere” che andrà ad insediarsi. Occorre
far si che le persone individuino la differenza
tra l’essere e l’apparire, riuscire a far comprendere chi sia veramente il
candidato sindaco.
Nella
prima fase del mandato amministrativo ,al termine della campagna elettorale,
mentre si avvia il processo di pianificazione strategica partecipata SISTEMA
ASTI, la città ha bisogno di AZIONI CONCRETE, in base alle esigenze,nodi
critici che i cittadini stessi hanno già
rilevato e vivono quotidianamente sulla loro pelle. Tali interventi possono
avere priorità diverse da quelle inizialmente individuate e descritte nel
Programma elettorale, in quanto il
continuo contributo di suggerimenti ne sancirà l’importanza. In ogni caso le
azioni svolte saranno indirizzate:
Ø Per una città solida
Ø Per una città ospitale
Ø Per una città responsabile
Ø Per una città creativa
Ø Per una città felice
Vi aspettiamo ai prossimi incontri
il CALENDARIO dei prossimi incontri:
4 MAGGIO - Lavoro
MUNICIPIO di Asti - Sala Platone (ex sala Consiliare)
8 MAGGIO - Sanità e Casa di Riposo
CASA DEL POPOLO Via Brofferio 129
8 MAGGIO - Sanità e Casa di Riposo
CASA DEL POPOLO Via Brofferio 129
15 MAGGIO - Protagonismo giovanile, creatività e nuove forme di imprenditorialità
FUORILUOGO Via Govone 15
22 MAGGIO - Promozione turistica, eventi, territorio
ARCOSCENICO via Scarampi 20
29 MAGGIO - Cultura: far vivere e pensare le persone
SPAZIO KOR ex chiesa S.Giuseppe , P.za San Giuseppe
5 GIUGNO - Sicurezza e tutela della persona
LUOGO DA DEFINIRSI
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